La secolare interrogazione ritorna anche per lo sviluppo delle basi della matematica nel bambino: concetti matematici innati o appresi? Diverse ricerche hanno mostrato come nell’infante sia già insita (innata) una certa cognizione numerica. Ovvero come egli abbia un senso basilare nel riconoscere quantità diverse. Tale cognizione va però sostenuta e sviluppata attraverso l’esperienza e l’apprendimento. Il senso del numero e il senso della quantità sono stati oggetto di molti studi nell’ambito della psicologia dello sviluppo e dell’apprendimento matematico. La maggior parte degli studiosi concorda sul fatto che la cognizione matematica sia una combinazione di innatismo e apprendimento.

La teoria dell’innatismo sostiene che alcune capacità matematiche, in primis la capacità di riconoscere e ordinare i numeri, siano innate, cioè presenti fin dalla nascita. Le capacità più complesse, come la risoluzione di problemi matematici, sarebbero invece propriamente acquisite attraverso l’apprendimento e l’esperienza.

Alcuni studi hanno dimostrato che i bambini nascono con una certa predisposizione a comprendere i concetti matematici di base, come il concetto di quantità. Ma questa predisposizione deve essere sviluppata e rafforzata nel tempo. Importante risulta pertanto l’esposizione del bambino all’esercizio numerico e alle quantità nell’ambiente naturale e nel contesto scolastico.

Esposizione e apprendimento

Concetti matematici innati o appresi? Le predisposizioni dicono qualcosa dell’essere umano, ma sicuramente da sole non bastano per entrare nel linguaggio e nel ragionamento matematico.

Di seguito alcune capacità matematiche che più di tutte, per fiorire, devono essere sostenute attraverso l’esperienza e l’apprendimento.

  • Competenze numeriche: diverse funzioni e ragionamenti matematici, come il valore posizionale, le frazioni, le proporzioni, le percentuali e le probabilità, richiedono una comprensione più profonda che si sviluppa con l’apprendimento scolastico.
  • Abilità nelle procedure di calcolo: le 6 operazioni (addizione, sottrazione, moltiplicazione, divisione, potenza e radice) non possono che essere acquisite mediante l’apprendimento e la pratica. L’suo di tabelline, linee numeriche o il ragionamento mediante monete e banconote consolida queste abilità per diventare più automatiche e rapide (calcolo mentale).
  • Abilità di misurazione: la capacità di utilizzare strumenti di misura come i righelli, le unità di lunghezza, le bilance e le tazze da misura sono acquisite attraverso prove pratiche in prima persona.
  • Abilità di rappresentazione: via via si apprende a rappresentare numeri e concetti matematici in modi diversi, attraverso la scrittura, il disegno, la costruzione di modelli o la programmazione di un computer sono acquisite attraverso l’apprendimento e la pratica.
  • Risoluzione di problemi. Questa capacità richiede l’apprendimento e l’applicazione della logica e di diverse strategie e tecniche per la risoluzione.

I bambini devono essere esposti all’apprendimento dei concetti matematici in modo progressivo, attraverso esercizi e problemi, per poi utilizzare queste abilità in modo autonomo e creativo.

L’apprendere mediante pratica ed esperienza consente dunque di sviluppare le abilità matematiche in modo più approfondito, di comprendere la portata di questo linguaggio e la potenza delle sue forme di ragionamento.

(Immagine in evidenza: Foto di Jerms da Pexels)