Psicoterapia Infanzia Sintomi del Bambino. Tristezza, disattenzione, rabbia e aggressività, opposizione. Paure, rifiuto di mangiare o suo eccesso, dipendenze, difficoltà di separazione, difficoltà ad accettare le frustrazioni, gelosia, agitazione. Insuccesso scolastico, lentezza, enuresi o encopresi, chiusura, tic, rituali e manie, balbettii, incapacità di giocare. I sintomi sono espressioni psichiche che toccano il corpo e il comportamento.

Sintomo, una forma di dire

“Il sintomo parla laddove non ci sono parole per esprimersi”. Ciò avviene sia nell’età adulta sia, a maggior ragione, nell’infanzia.

I sintomi veicolano un messaggio, un tentativo di dire un’angoscia o dei cambiamenti avvertiti come traumatismi (ciò che resta indelebile ed estraneo) che in alcun altro modo potrebbero trovare espressione. Al primo impatto, la forza e l’insistenza con cui si manifestano possono risultare incomprensibili o essere letti dai genitori come fissazioni temporanee frutto dell’età o dettati da immaturità. Eppure a ogni tentativo di dirsi, attraverso la prorompenza del sintomo, va data rilevanza e peso. “Il bambino è il soggetto della propria verità e del proprio godimento”.

Non apprestarsi a rimuovere o riadattare il sintomo

Il sintomo va accolto e ascoltato prima di essere risolto o riadattato. Esso cela una significazione profonda che si esplicita nella forma di un malessere, un fraintendimento, un interdetto, un disagio psichico o un’angoscia che richiede in primo luogo di essere accolta e indagata. Apprestarsi a riadattare il comportamento può danneggiare ulteriormente il bambino che non trova un accompagnamento al processo psichico del suo sviluppo, al posto che occupa nel discorso dei suoi genitori e della sua vita. Bisogna intendere ciò che il sintomo dice al di là delle parole.

Psicoterapia Infanzia Sintomi del Bambino. La psicoterapia consente di dare voce al sintomo, alla domanda che sottende, all’evento che fatica a trovare elaborazione o soggettivazione, al proprio posizionamento nella vita.

Sintomo, una forma di godimento

L’incontro terapeutico può aiutare il bambino e la famiglia a staccare alcuni eventi e alcuni ricordi dal loro punto di orrore. Questo lavoro richiede tempo anche perché il sintomo, oltre ad essere un tentativo di dirsi, è anche una forma di godimento. Il sintomo produce un effetto di tornaconto secondario per il soggetto, cioè gli produce un sovrappiù di piacere. Per questo è difficile scostarsi da molti sintomi. Ci vuole tempo per ridurre la potenza di un godimento quanto questi è diventato tanto desiderato quanto invadente per il soggetto.

Libro di riferimento: Hélène Bonnaud, L’inconscio del bambino. Dal sintomo al desiderio di sapere, Quodlibet, Macerata 2018.