Sindrome di Down e apprendimento. La sindrome di Down deriva da un’anomalia genetica causata da un cromosoma 21 in più, tale condizione prende il nome di Trisomia 21.

Il medico inglese Down nel 1866 cercò di delineare i tratti fondamentali della sindrome. Caratteristiche fisiche: occhi a mandorla, testa ampia e piatta nella parte posteriore, lingua grossa e sporgente, collo ampio, mani corte e larghe, statura media inferiore alla media.

È riscontrabile un ritardo significativo nello sviluppo motorio e in quello cognitivo. La sindrome comporta rischi maggiori a livello di salute e di invecchiamento precoce e precoce declino intellettivo, l’aspettativa di vita, oggi, è cresciuta e può arrivare comunque fino ai 60 anni.

SVILUPPO COGNITIVO

I casi sono molteplici e diversi, ognuno mantiene un suo grado di singolarità non generalizzabile. Il funzionamento intellettivo viene misurato da strumenti standardizzati per derivarne il Quoziente Intellettivo in riferimento a un campione di soggetti con la stessa età cronologica. Nei soggetti con sindrome di Down il funzionamento intellettivo non cresce né rimane stabile nel tempo. Tra QI ed età cronologica vi è un rapporto inversamente proporzionale: con l’aumentare dell’età diminuisce il livello del funzionamento intellettivo.

Il funzionamento intellettiva varia nei soggetti a seconda della gravità. Generalmente la memoria risulta limitata, in particolare quella uditiva e verbale. Anche le funzioni esecutive (controllo, monitoraggio, pianificazione) e i processi cognitivi superiori (inferenze logiche e ragionamenti) risultano fortemente compromesse. Spesso anche la produzione linguistica risulta assente o estremamente difficoltosa seppure ci sia un livello di comprensione rispetto a ciò che viene detto. Invece la comunicazione non verbale risulta meno compromessa e presenta grande potenziale di apprendimento.

SOSTEGNO E TRATTTAMENTO

Per maggiori informazioni e sostegno sulla sindrome di down e apprendimento a Verona si consideri l’associazione Agbd.

(Immagine in evidenza: foto di Jill Rose da Pexels)