Ogni manifestazione di un disagio di un bambino o di un adolescente può essere espressione del normale flusso evolutivo, che non necessita di interventi esterni, o può essere un sintomo, cioè il tentativo di esprimere una richiesta di aiuto. In questo caso è importante poter accogliere il bisogno mediante una psicoterapia per l’infanzia e l’adolescenza per favorire la ripresa della crescita. L’obiettivo è evitare il consolidarsi di aree problematiche che perdurano poi fino all’età adulta.
Le difficoltà nello studio e le inibizioni verso il sapere, ad esempio, portano spesso alla luce altri aspetti irrisolti della personalità, eventi non detti o non elaborati psichicamente. Se accolti possono rappresentare un’occasione importante per elaborare i tratti problematici, modularli e trasformarli, evitando così blocchi evolutivi e derive patologiche ulteriori.
In questi ed altri casi, dove il bambino esprime e ripete un sintomo e una sofferenza che non si comprende sino in fondo, si può prendere sul serio il suo tentativo di esprimere qualcosa di sé. Ascoltare il problema, inscriverlo e soggettivarlo nella sua storia può consentire al bambino e all’adolescente di riprendere il proprio processo di crescita.
Per i motivi sopra descritti è quindi fondamentale che l’intervento non sia solo mirato al problema scolastico (anche se spesso i sintomi vi rinviano) ma preveda anche uno sguardo sull’intera persona che esprime il disagio, accogliendolo nella complessità del suo essere. Allo stesso modo è necessaria la costruzione di una rete con i familiari che consenta il sostegno delle dinamiche affettive e relazioni nel contesto di crescita quotidiano.
La psicoterapia per infanzia e adolescenza consentono di elaborare il complesso processo di crescita soggettiva e di apprendimento, comprendendo il contesto in cui si radica e di esprime.