Autostima e motivazione

autostima e motivazione

L’autostima e la motivazione sono due fattori che incidono e influenzano enormemente il processo di apprendimento, in generale, e il rendimento scolastico, in particolare.

  • Valorizzare e apprezzare l’impegno e il lavoro svolto, al di là della dimostrazione fine a se stessa o del risultato immediato.
  • Creare un’atmosfera di fiducia che promuova la sfida con se stessi e la rimotivazione del sé anche a seguito di eventuali insuccessi.

Osservarsi e prendere confidenza con se stessi

L’autostima si lega alle forme di apprendimento per mezzo dei primi abbozzi di autovalutazione personale. Si inizia cioè a capire cosa si compone meglio con noi e cosa meno. Cosa amiamo fare, su cosa ci intestardiamo, cosa ci spaventa. Comporsi, entrare in relazione con le cose che ci circondano, sperimentarle, a partire dai nostri sensi e dal filtro dei nostri pensieri, è già apprendimento. A maggior ragione, quando iniziamo a capire le materie, gli argomenti di interesse e i nostri punti di forza rapportandoci con essi, attiviamo dei processi metacognitivi (di organizzazione e di controllo) che ci consentono di compiere le prime autovalutazioni fondate sull’esperienza, la propria singolare.

Siamo in rapporto costante con le cose. Dunque le nostre abilità non sono pacchetti già formati una volta per tutte. Sono materiali plastici e sensibili che crescono, si modellano e prendono, via via, forma nel tempo. Tanto più ci sperimentiamo attraverso esercizi, errori, esperienze, quanto più diamo corpo alle nostre capacità, anche rispetto a ciò in cui abbiamo osservato o avvertito maggior difficoltà.

La stima di sé, infatti, si rafforza proprio là dove vediamo le nostre capacità come forme flessibili che possono continuamente modificarsi. Al contrario se inchiodiamo la nostra identità a singoli fatti o sentenza (“in questo riesco perfettamente”, “in quest’altro invece sono totalmente negato”, o simili affermazioni) sarà più difficile mettersi in gioco dinnanzi a novità. Il/la giovane può assumere la capacità di vedere sé come potenzialità capace di apprendere, senza sottostimarsi.

Questa visione favorisce una positiva percezione di competenza, un sentirsi cioè capaci di fare, provare e riprovare, sapendo ridimensionare anche le situazioni di insuccesso.

autostima e motivazione

 

Motivazione e relazione

La motivazione non è solo personale poiché coinvolge tutto l’ambiente. In particolare, il clima trasmesso dagli adulti  incide sul piacere a imparare e a conoscere. Le figure adulte di riferimento, formatori, insegnanti e genitori possono ostacolare o favorire l’autostima e la motivazione all’apprendimento.

Un adulto che sostiene le spontanee espressioni di competenza del/la giovane, rispettando i suoi tempi, al di là della lentezza o della perfezione del risultato, alimenta una percezione di fattibilità del compito da affrontare. Ciò favorisce, sul lungo andare, la crescita del ragionamento autonomo. Al contrario, un adulto che si sostituisce nella risoluzione dei compiti o delle richieste coltiverà solo nel/la giovane un senso di insicurezza e di incapacità. Inoltre, saper rimodulare il fallimento e lasciare che ognuno capisca gli errori commessi, motiva a riprovare con impegno la volta successiva, promuovendo un atteggiamento di sfida con se stesi, nonché di voglia di rimettersi in gioco.

 

(Immagine in alto in evidenza: Foto di Eberhard Grossgasteiger da Pexels)

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